Descrizione
Una storia “epica, sanguinosa ed esaltante” secondo Mastronardi, rimasta sin qui sconosciuta alla letteratura mondiale e narrata solo “dalla parte di Roma”, dagli storici antichi greci o romani.
“Figli del Toro”, prende le mosse dal settembre del 91 avanti Cristo quando i popoli che abitavano l’Appennino d’Italia, stanchi di veder ignorati diritti e aspirazioni, scendono in campo contro Roma, padrona del mondo, con un esercito di centomila uomini per riconquistare territori e auto determinazione. Le inascoltate richieste per l’ottenimento della cittadinanza romana dei Marsi e la mai spenta vocazione alla libertà degli indomiti Sanniti, portano allo scontro titanico, generalizzato fra la Republica e la Confederazione italica in una inedita lotta per la sopravvivenza. Sarà il conflitto armato più devastante che la Penisola italiana abbia mai conosciuto nei tempi antichi, con i popoli appenninici protagonisti assoluti di vicende che cambiarono per sempre il destino della stessa Roma.
La serena esistenza di due amiche – l’una sannita l’altra romana – l’amore appassionato di una coppia di sposi e il rapporto meraviglioso di una figlia con suo padre, vengono travolti dalla più crudele ed insensata tra le invenzioni degli uomini: la guerra. Mentre una sacerdotessa dai capelli rossi guida i condottieri italici verso le prime straordinarie vittorie mettendo a rischio la propria vita.
“Un romanzo pieno di ammirazione per “l’umano coraggio” dei Sanniti di liviana memoria e nei confronti di coloro, Marsi fra i primi, che si batterono per la giustizia, la pari dignità fra i popoli e un nuovo futuro per le genti d’Italia. Riuscendo, tra l’altro, nel loro intento. Ma, soprattutto, ‘FIGLI DEL TORO’ è un grido contro le guerre di ogni epoca e di ogni latitudine.”
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